labirinti

In bambù il più grande labirinto del mondo a Fontanellato, Parma

Un labirinto in gallerie di bambù alte 5 metri lunghe 3 chilometri.

Otto ettari di superficie coperta, tre chilometri di intricati percorsi realizzati con trenta specie di bambù, è un parco culturale con  un giardino botanico e un museo con le collezioni artistiche di Franco Maria Ricci.

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conoscerevenezia

Nel giardino del Monastero di San Giorgio Maggiore a Venezia si trova il laberinto di Borges - youtube.-

Piante di bosso riproducono il nome del poeta, come se fosse scritto sulle pagine di un enorme libro aperto.

datura

Come di fronte a un fiore

di datura, a quel suo giallo
non propriamente giallo, crema piuttosto,
la stessa crema che ha la pesca bianca,
con brividi di verde trasparente,
ma delicati, piccoli,
il modo di morire al terzo giorno
o meglio, di seccarsi plissettandosi,
pelle di daino, straccetto, guanto,
ala di pipistrello acciaccato, riccioli, rostri,
questa bellezza propriamente sua,...P:Cavalli

treccani/datura/ - wiki/Datura - foto - 

parco

camelia antica foto -

Villa Durazzo-Pallavicini

"come i fiori dànno al verde una grazia nuova." G.D'A

orti botanici

Luca Ghini laureato in filosofia e medicina presso l'Università di Bologna nel 1527, ha alternato l'esercizio della professione medica con l'insegnamento della medicina e delle piante medicinali nell'Ateneo bolognese. Nel 1543, su invito del Granduca Cosimo I de' Medici che lo volle anche come medico personale, si trasferisce all'Università di Pisa, ove ottiene la cattedra di Botanica.

Qui, nel 1543 fonda a Pisa l'Orto dei semplici, il primo orto botanico universitario del mondo (del giardino originario ispirato agli orti officinali conventuali, non rimangono più tracce).

Nel dicembre del 1545 fonda quindi l'Orto botanico di Firenze.

Sono, assieme a quello di Padova, i primi orti botanici universitari del mondo, utilizzati come sussidio didattico e per la ricerca.

Tutte le opere di Ghini, gli erbari e i disegni sono andati perduti, ci rimane solo quanto riportato da alcuni suoi allievi come il Maranta, l'Anguillara, Andrea Cesalpino, ma soprattutto Ulisse Aldrovandi (1519-1605), fondatore dell'Orto botanico di Bologna, che ci ha lasciato gli appunti delle lezioni del Ghini.